19 agosto 2017

"L'isola di Alice" di Daniel Sànchez Arévalo



Hola cari amici lettori, oggi vi propongo una Recensione un po’ cattivella infatti L'isola di Alice è un libro che non mi è proprio piaciuto.
I motivi sono più di uno, in primis che l’ho preso pensando fosse un grande thriller e invece mi sono trovata davanti un giallo dalle sbiadite sfumature rosa ma andiamo con calma così vi racconto per bene la storia di questa protagonista deprimente e assurda!


Alice è felicemente sposata con Chris, ha una bambina ed in attesa della seconda, vive in una bella casa e ha una vita serena e appagante ma, proprio quando tutto sembra perfetto, a 00:03 di un giorno qualsiasi arriva una terribile telefonata che devasterà per sempre la sua esistenza: Chris tornando da un viaggio di lavoro ha fatto un incidente ed è morto!
L’intero universo di Alice si inclina e si spezza ma oltre al dolore della perdita, Alice, deve fare i conti con il sospetto: quando Chris si è schiantato con la sua auto non era dove doveva essere ma a kilometri di distanza dal luogo dove le aveva detto che sarebbe andato.
Cosa ci faceva dall’altra parte dello stato?
Perché le aveva mentito?

Quant’è facile riassumere una vita dalla apparenze, mi dissi.

Il dubbio che l’uomo della sua vita la stesse tradendo o ingannando è un tarlo che scava nella mente di Alice e la porta a compiere atti sconsiderati e ha perdere completamente la ragione.
In balia di questo enigma, ribattezzato “il segreto-menzogna-mistero di Chris”, Alice inizia una ricerca senza sosta verso la verità, la strada da lei intrapresa la condurrà a Robin Island: una piccola isola a nord di New York, un luogo idilliaco e sereno dove Chris andava con costanza da circa tre anni.
Cosa nascondeva?
Perché le aveva nascosto questi viaggi?
Alice è sempre più decisa a scoprire “il segreto-menzogna-mistero di Chris” e si trasferisce sull’isola per proseguire le indagini.
Complici i numerosi soldi ricevuti dall’assicurazione per la morte del marito, complice il desiderio di scoprire e l’ossessione per Chris, Alice inizierà una vera e propria opera investigativa e, con l’aiuto di centinaia di telecamere, entrerà nelle case degli abitanti dell’isola per spiarli.
Che vi posso dire se non che, il libro partito come un giallo intrigante, si trasforma in una noiosissima parodia delle diavolerie che questa donna si inventa per intrufolarsi sempre di più nella vita degli altri.
Alice è un personaggio insopportabile, se in un primo momento ho provato compassione per lei e ho capito il suo desiderio di conoscere la verità, in un secondo momento ho pensato che questa donna è completamente pazza.
“Il segreto-menzogna-mistero di Chris” le fa perdere completamente il controllo sulla sua vita e così passa un anno intero a spiare i suoi vicini, in modo subdolo si finge loro amica, approfitta di loro e si insinua tra le mura delle loro case e piazza telecamere.
Porta alla luce segreti, scopre tradimenti, osserva momenti intimi e terribilmente personali, sviscera ogni singolo abitante e davanti fa la bella faccia e si finge amica, amante e compagna di avventure.
Crea una stanza da vero e proprio agente dello spionaggio, con strumenti degni di 007 e da lì guarda la vita degli altri, in alcuni momenti si sente esaltata, onnipotente, onnipresente, quasi un Dio che veglia sul suo piccolo mondo. Da delirio!
Proprio per questo il titolo del libro e la scelta del nome della protagonista sono azzeccatissimi, Alice vede l’isola come una sua proprietà e, proprio come la protagonista del famoso romanzo, anche questa Alice viene finisce in una sorta di tana del Bian Coniglio nella quale perde il senso della realtà e viene travolta da situazioni sempre più assurde e inverosimili.
I vari isolani sono una massa molto varia e interessante: l’ubriacona, la divorziata, lo spacciatore, il traditore, la depressa, il gay mascherato, il riccone, la bellona, l’adolescente incinta e chi più ne ha più ne metta.
Insomma in un isola di meno di duecento anime più della metà sono bugiardi, traditori, falsi, ipocriti e drogati.
Un bel posticino idilliaco dove far crescere i propri figli!

«Non so se questo è il posto più indicato per andare in cerca di storie.»
«È il posto perfetto, invece. Più calma è la superficie, maggiore è la lava sottoterra che sta per eruttare.»

E se all’inizio l’avventura di Alice era intrigante man mano che leggevo diventava sempre più noiosa.
Ogni volta che sembrava palesarsi una motivazione per le azioni di Chris tutto si riduceva a una falsa pista che portava a galla ulteriori altarini sulla vita degli isolani.
Che dire poi del finale? Tremendo! Non voglio spoilerare nulla ma, arrivare in fondo e, rendersi conto che quello che vi avevano passato per un thriller si è trasformato in un giallo e in seguito è mutato in un romance mi ha dato i nervi.
Chris alla fine non è ne carne ne pesce! Ne buono ne cattivo!
Rimane solamente un personaggio insulso che non ha mai fatto veramente parte della storia ma che in realtà è stato il motore di tutto, “il segreto-menzogna-mistero di Chris” poteva benissimo essere tradotto in “il triste-romantico-dilemma di Chris”.

Valutazione
AUTORE: Daniel Sánchez Arévalo è nato a Madrid nel 1970. Ha iniziato a lavorare nel cinema alla fine degli anni '90 prima come sceneggiatore, per poi esordire alla regia nel 2006. A suo dire, però, «il suo film più bello» è L'isola di Alice, suo primo romanzo e finalista del premio Planeta 2015.

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